Genesi 20
L’approccio
L’approccio
1 - ED Abrahamo se ne andò di là verso il paese del mezzodì, e dimorò fra Cades e Sur; ed abitò come forestiere in Gherar.
Riflessione: È sempre importante riflettere prima di agire, utilizzando un processo di pensiero illuminante come la triangolazione.
2 - Ed Abrahamo disse della sua moglie Sara: “Ella è mia sorella”. Ed Abimelecco, re di Gherar, mandò a toglierla.
Riflessione: Evitiamo di esporre i nostri titoli o cariche, anche se l'omissione potrebbe causare qualche disagio.
3 - Ma Iddio venne ad Abimelecco in sogno di notte, e gli disse: “Ecco, tu sei morto per cagion della donna che tu hai tolta, essendo ella maritata ad un marito”.
Riflessione: Dedichiamo del tempo a spiegare le nostre competenze alle persone che ci stanno conoscendo per la prima volta.
4 - (Or Abimelecco non se l'era accostato). Ed egli disse: “Signore, uccideresti tu tutta una nazione, ed anche giusta?”
Riflessione: Valutiamo innanzitutto la personalità delle persone che abbiamo di fronte.
5 - “Non mi ha egli detto: Ella è mia sorella? ed essa ancora ha detto: Egli è mio fratello; io ho fatto questo con integrità del mio cuore, e con innocenza delle mie mani”.
Riflessione: Cerchiamo di valutare le persone in modo obiettivo e razionale, andando oltre ciò che dicono.
6 - E Iddio gli disse in sogno: “Anch'io so che tu hai fatto questo con integrità del tuo cuore; onde io ancora ti ho impedito di peccar contro a me; perciò non ti ho permesso di toccarla”.
Riflessione: Comprendere appieno chi abbiamo di fronte per la prima volta potrebbe non essere semplice. L'importante è mantenere un atteggiamento di dubbio razionale che ci conduca a una riflessione accurata.
7 - “Ora dunque restituisci la moglie a quest'uomo; perciocchè egli è profeta; ed egli pregherà per te, e tu vivrai; ma, se tu non la restituisci, sappi che per certo morrai, tu e tutti i tuoi”.
Riflessione: Una volta che abbiamo compreso chi è la persona di fronte a noi, siamo in grado di valutare il suo valore in modo appropriato e agire di conseguenza.
8 - Ed Abimelecco, levatosi la mattina, chiamò tutti i suoi servitori, e raccontò in lor presenza tutte queste cose; e quegli uomini temettero grandemente.
Riflessione: Cerchiamo sempre di comunicare direttamente con la persona di rango più elevato possibile.
9 - Ed Abimelecco chiamò Abrahamo, e gli disse: “Che cosa ci hai tu fatto? e di che ti ho io offeso, che tu abbi fatto venir sopra me e sopra il mio regno un gran peccato? Tu hai fatto inverso me cose che non si convengono fare”.
Riflessione: È importante considerare che l'omissione può avere conseguenze sia per noi che per le persone che ci circondano. Valutiamo attentamente quando è appropriato omettere informazioni.
10 - Abimelecco disse ancora ad Abrahamo: “A che hai tu riguardato, facendo questo?”
Riflessione: Evitiamo di ripetere le stesse informazioni durante una conversazione, cerchiamo invece di comprendere ciò che l'altra persona desidera sapere.
11 - Ed Abrahamo disse: “Io l'ho fatto, perciocchè io diceva: E' non vi è pure alcun timore di Dio in questo luogo; e mi uccideranno per cagione della mia moglie”.
Riflessione: (Come si può dedurre dalle parole di Abrahamo, si capisce che Dio non è un mago alato; prima di esporsi, Abrahamo valuta attentamente chi ha di fronte. Egli utilizza l'omissione per inserirsi in un contesto, e non ricorre a artifici). Nell'iniziale approccio con gli altri, non dovremmo essere determinati nella conversazione, ma dovremmo invece mostrare umiltà.
12 - “E pure anche certo ella è mia sorella, figliuola di mio padre, ma non già figliuola di mia madre; ed è divenuta mia moglie”.
Riflessione: L'omissione non significa mentire. Omettere significa evitare di dire qualcosa di rilevante su di noi che potrebbe essere scomodo o svantaggioso in quel momento.
13 – “Ora, facendomi Iddio andar qua e là, fuor della casa di mio padre, io le ho detto: Questo è il favor che tu mi farai: dovunque noi giungeremo, di' di me: Egli è mio fratello”.
Riflessione: Ad ogni incontro con nuove persone, è importante avvicinarsi con umiltà, senza far leva su titoli, cariche o posizioni.
14 - Ed Abimelecco prese pecore, buoi, servi e serve, e le diede ad Abrahamo, e gli restituì Sara sua moglie.
Riflessione: Agendo in questo modo, saremo in grado di gestire la conversazione in modo appropriato e stabilire un buon rapporto con i nuovi conoscenti.
15 - Ed Abimelecco disse: “Ecco, il mio paese è davanti a te, dimora dovunque ti piacerà”.
Riflessione: Quando ci presentiamo come persone umili e rispettose, la persona di fronte a noi si sentirà più incline a condividere e aprirsi completamente, il che ci permetterà di trarne grandi benefici.
16 - Ed a Sara disse: “Ecco, io ho donati mille sicli d'argento al tuo fratello; ecco, egli ti è coperta d'occhi appo tutti coloro che son teco”. E, con tutto ciò, ella fu ripresa.
Riflessione: I nostri titoli, gradi o livelli saranno riconosciuti in seguito, ma è importante dichiararli solo quando appropriato.
17 - Ed Abrahamo fece orazione a Dio; e Iddio guarì Abimelecco, e la sua moglie, e le sue serve; e poterono partorire.
Riflessione: Una volta che la persona ci avrà riconosciuto come individuo autentico, potremo dichiarare i nostri titoli, in modo che tutti ne possano beneficiare.
18 - Perciocchè il Signore avea del tutto serrata ogni matrice alla casa di Abimelecco, per cagione di Sara moglie di Abrahamo.
Riflessione: La personalità di ciascuno di noi è più importante dei nostri titoli, poiché è ciò che ci identifica e ci distingue dagli altri. Le nostre competenze ci inquadra in un determinato settore, ma non rivelano necessariamente le nostre abilità riflessive o la nostra capacità di utilizzare al meglio le competenze che abbiamo acquisito.