Genesi 3
Conclusione del processo di creazione
Conclusione del processo di creazione
1 - OR il serpente era astuto più che qualunque altra bestia della campagna, che il Signore Iddio avesse fatta. Ed esso disse alla donna: “Ha pure Iddio detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?”
Riflesso: Alcune persone viscide si limitano ad affrontare solo le questioni letterali, cercando di porre domande specifiche per ingannare gli altri.
Riflessione: La conoscenza accessibile alle persone dipendeva dalle informazioni che colui che è permetteva loro di conoscere.
2 - E la donna disse al serpente: “Noi possiamo mangiare del frutto degli alberi del giardino”;
Riflesso: La popolazione studiava solo ciò che Iddio rivelava direttamente a loro.
Riflessione: Il popolo poteva riflettere e concentrarsi sugli argomenti che colui che è esponeva loro.
3 - Ma del frutto dell'albero, che è in mezzo del giardino, Iddio ha detto: “Non ne mangiate, e nol toccate, chè non moriate”.
Riflesso: I documenti personali di Iddio non dovevano essere toccati per nessun motivo.
Riflessione: I documenti di colui che è erano come appunti, quindi ancora incompleti, e se letti portavano solo confusione alla mente umana.
4 - E il serpente disse alla donna: “Voi non morreste punto”;
Riflesso: La persona viscida disse al popolo che non sarebbe accaduto nulla di male nel leggere quei documenti.
Riflessione: Non si muore a causa di un testo, ma si muore a causa dell'uso che se ne fa.
5 - “Ma Iddio sa che, nel giorno che voi ne mangereste, i vostri occhi si aprirebbero; onde sareste come dii, avendo conoscenza del bene e del male”.
Riflesso: Sapere certe conoscenze non è sempre la cosa giusta da fare.
Riflessione: Alcune scoperte scientifiche è opportuno non divulgarle perché potrebbero portare alla distruzione.
6 - La donna adunque, veggendo che il frutto dell'albero era buono a mangiare, e ch'era dilettevole a vedere e che l'albero era desiderabile per avere intelletto; prese del frutto, e ne mangiò, e ne diede ancora al suo marito, acciocchè ne mangiasse seco. Ed egli ne mangiò.
Riflesso: Il popolo iniziò a studiare e diffondere ciò che gli era stato proibito.
Riflessione: È importante sottolineare che ciò che avrebbero ottenuto era la conoscenza intellettuale e non un qualche potere magico.
7 - Allora gli occhi di amendue loro si apersero, e conobbero ch'erano ignudi; onde cucirono insieme delle foglie di fico, e se ne fecero delle coperte da cingersi attorno.
Riflesso: Leggendo quei testi, acquisirono una vasta conoscenza e si sentirono umiliati.
Riflessione: Comprenderono che colui che è era intellettualmente molto superiore al popolo.
8 - Poi, all'aura del dì, udirono la voce del Signore Iddio che camminava pel giardino. E Adamo, con la sua moglie, si nascose dal cospetto del Signore Iddio, per mezzo gli alberi del giardino.
Riflesso: Il popolo iniziò a temere l'Iddio.
Riflessione: Il popolo iniziò a provare timore nei confronti di colui che è, poiché sapevano che era intellettualmente superiore. Questa consapevolezza li portava a temere la sua conoscenza.
9 - E il Signore Iddio chiamò Adamo, e gli disse: “Ove sei?”
Riflesso: Iddio richiamò il popolo all'ordine.
Riflessione: Colui che è richiamò il popolo a sé, invitandoli a rispettare le sue volontà e i suoi insegnamenti.
10 - Ed egli disse: “Io intesi la tua voce per lo giardino, e temetti, perciocchè io era ignudo; e mi nascosi”.
Riflesso: Il popolo riferì all'Iddio di aver letto i suoi appunti e si prostrarono.
Riflessione: Il popolo era consapevole e temeva la conoscenza di colui che è.
11 - E Iddio disse: “Chi ti ha mostrato che tu fossi ignudo? Hai tu mangiato del frutto dell'albero, del quale io ti avea vietato di mangiare?”
Riflesso: Iddio disse: "Chi ti ha mostrato i miei appunti? Hai tu usato il Testo Sacro per i tuoi scopi?"
Riflessione: L'albero in questione rappresenta i fascicoli appartenenti a colui che è, i quali non dovevano essere letti né studiati dalla popolazione. Questo perché contengono concetti, formule e sistemi molto complessi che colui che è utilizzava esclusivamente per insegnare agli Illuminati dell'epoca alcuni meccanismi di studio complessi. La diffusione di questi appunti tra la popolazione comune aveva effetti collaterali devastanti. Questa regola è ancora valida oggi, e io stesso ho scelto di omettere la divulgazione di alcune conoscenze tratte dal Pentateuco.
Probabilmente, in quel periodo, la popolazione, gli Illuminati e il Determinante tra gli Uomini convivevano all'interno di una singola società. Il Dio dell'epoca era stato chiaro nel vietare la lettura, lo studio e il tocco dei suoi appunti, per qualsiasi motivo. Questa semplice regola non fu rispettata, e i motivi possono essere stati diversi, ma il più probabile è la curiosità innata dell'essere umano. È possibile che qualche Illuminato, anche in buona fede, abbia spiegato di propria iniziativa questi meccanismi complessi alle persone, causando danni spaventosi. Quando la regola non fu rispettata, colui che è divise la società in due civiltà separate per evitare ulteriori danni irreversibili.
Un'appunto sul bene e sul male: conoscere la differenza tra bene e male non è sbagliato; anzi, è importante per orientarsi nel percorso della propria vita. Tuttavia, il bene e il male che non dovevano essere conosciuti si riferivano proprio ai contenuti degli appunti di allora. Ad esempio, quando nel Pentateuco si parla di olocausto o sacrifici umani, è complesso stabilire se si trattava effettivamente di condanne a morte o altro. Se desideri leggere l'Antico Testamento, fallo liberamente, ma non presumere mai di sapere tutto. È importante sottolineare che l'Antico Testamento non è sacro per colui che è, poiché non ha bisogno di esso. L'Antico Testamento è sacro per gli Illuminati e per il popolo, in quanto è stato creato per guidare gli esseri umani verso una nuova evoluzione.
È ora necessario smettere di credere nelle fiabe. Le fiabe sono belle perché contengono importanti messaggi. Tuttavia, se prese alla lettera, possono causare danni distruttivi.
12 - E Adamo disse: “La donna, che tu hai posta meco, è quella che mi ha dato del frutto dell'albero, ed io ne ho mangiato” .
Riflesso: L'uomo ha espulso gli spermatozoi dal proprio corpo.
Riflessione: È importante sottolineare che i Testi Antichi non dovrebbero essere utilizzati per scopi personali.
13 - E il Signore Iddio disse alla donna: “Che cosa è questo che tu hai fatto?” E la donna rispose: “Il serpente mi ha sedotta, ed io ho mangiato di quel frutto”.
Riflesso: La donna ha ricevuto gli spermatozoi dall'uomo.
Riflessione: In quel momento, colui che è rimase sorpreso. Il popolo non fece altro che incolpare i capi viscidi che li avevano ingannati.
14 - Allora il Signore Iddio disse al serpente: “Perciocchè tu hai fatto questo, sii maledetto sopra ogni altro animale, e sopra ogni altra bestia della campagna; tu camminerai in sul tuo ventre, e mangerai la polvere tutti i giorni della tua vita”.
Riflesso: Gli spermatozoi intraprendono il naturale percorso di sopravvivenza verso l'ovulo.
Riflessione: Questo è un messaggio diretto a tutte le persone che si considerano sagge o che si attribuiscono titoli. Smettete di usare la vostra intelligenza per sottomettere il popolo.
15 - “Ed io metterò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di essa; essa progenie ti triterà il capo, e tu le ferirai il calcagno”.
Riflesso: Questa corsa per la sopravvivenza è estremamente complessa; gli spermatozoi moriranno lungo il percorso e solo uno di loro riuscirà ad entrare nell'ovulo. Tutti gli altri moriranno.
Riflessione: Quante morti sono state causate dalle religioni? Non a causa del Pentateuco in sé, ma a causa dell'uso che ne è stato fatto, che ancora oggi provoca morte e sofferenza.
16 - Poi disse alla donna: “Io accrescerò grandemente i dolori del tuo parto e della tua gravidanza; tu partorirai figliuoli con dolori, ed i tuoi desideri dipenderanno dal tuo marito, ed egli signoreggerà sopra te”.
Riflesso: Una volta fecondato l'ovulo, la donna entrerà nella fase della gravidanza.
Riflessione: Il popolo troverà difficoltà nell'acquisire conoscenza direttamente da Colui che è.
17 - E ad Adamo disse: “Perciocchè tu hai atteso alla voce della tua moglie, ed hai mangiato del frutto dell'albero, del quale io ti aveva dato questo comandamento: Non mangiarne; la terra sarà maledetta per cagion tua; tu mangerai del frutto di essa con affanno, tutti i giorni della tua vita”.
Riflesso: Nel frattempo, l'uomo avrà la responsabilità di prendersi cura e sostenere la donna e il bambino, nonché di lavorare per loro.
Riflessione: Il popolo continuerà a studiare e progredire, ma con maggiori difficoltà.
18 - “Ed ella ti produrrà spine e triboli; e tu mangerai l'erba dei campi”.
Riflesso: L'uomo deve essere sempre presente.
Riflessione: Il popolo affronterà inevitabilmente sfide costanti.
19 - “Tu mangerai il pane col sudor del tuo volto, fin che tu ritorni in terra; conciossiachè tu ne sii stato tolto; perciocchè tu sei polvere, tu ritornerai altresì in polvere”.
Riflesso: Ogni uomo dovrà lavorare per il bene della propria famiglia.
Riflessione: Il popolo dovrà affrontare le difficoltà a proprie spese.
20 - E Adamo pose nome Eva alla sua moglie; perciocchè ella è stata madre di tutti i viventi.
Riflesso: Eva rappresenta l'essere umano di genere femminile.
Riflessione: Le donne sono coloro che porteranno alla luce i figli.
21 - E il Signore Iddio fece delle toniche di pelle ad Adamo ed alla sua moglie; e li vestì.
Riflesso: Una volta fecondato, l'ovulo inizia un processo di trasformazione.
Riflessione: La creazione dell'essere umano avviene in modo protetto all'interno del corpo femminile.
22 - Poi il Signore Iddio disse: “Ecco, l'uomo è divenuto come uno di noi, avendo conoscenza del bene e del male; ora adunque è si conviene provvedere che talora egli non istenda la mano, e non prenda ancora del frutto dell'albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo.
Riflesso: L'ovulo fecondato diventa un feto, un essere umano in fase di sviluppo, che si nutre attraverso il cordone ombelicale.
Riflessione: La natura è evidente a tutti, ma nasconde la propria essenza di fronte a noi.
23 - Perciò il Signore Iddio mandò l'uomo fuor del giardino di Eden, per lavorar la terra, dalla quale era stato tolto.
Riflesso: Nutrendosi, il feto continua a svilupparsi in modo naturale fino al suo completo sviluppo.
Riflessione: È evidente che gli esseri umani provengono dal pianeta Terra, subiscono un processo di creazione nel grembo materno e raggiungono la loro completezza quando la madre dà alla luce.
24 - Così egli cacciò l'uomo, e pose dei Cherubini davanti al giardino di Eden, con una spada fiammeggiante che si vibrava in giro, per guardare la via dell'albero della vita.
Riflesso: Una volta raggiunto il completo sviluppo, il bambino viene espulso dal corpo della madre. A quel punto, viene tagliato il cordone ombelicale in modo definitivo.
Riflessione: Qui si conclude il processo generale della conoscenza sulla creazione.