Genesi 41
La provvidenza governativa
La provvidenza governativa
1 - ED avvenne, in capo di due anni interi, che Faraone sognò, e gli pareva di essere presso al fiume.
Riflessione: Dopo aver costituito il governo, è fondamentale che rimanga sempre efficiente per il bene del popolo nel corso del tempo.
2 - Ed, ecco, dal fiume salivano sette vacche di bella apparenza, e grasse, e carnose, e pasturavano nella giuncaia.
Riflessione: L'istituzione di un buon governo porta a un notevole miglioramento per il popolo in tutti gli ambiti: sicurezza, lavoro, sanità e giustizia.
3 - Poi, ecco, dal fiume salivano sette altre vacche di brutta apparenza, e magre, e scarne; e si fermarono presso a quelle altre in su la riva del fiume.
Riflessione: Nel corso del tempo, l'efficacia iniziale del governo tende a diminuire.
4 - E le vacche di brutta apparenza, e magre, e scarne, mangiarono le sette vacche di bella apparenza, e grasse. E Faraone si risvegliò.
Riflessione: Ogni governo, una volta costituito, con il passare del tempo subirà un declino fino alla sua completa distruzione.
5 - Poi, raddormentatosi, sognò di nuovo: ed, ecco, sette spighe prospere, e belle, salivano da un gambo.
Riflessione: Si potrà cercare di istituire un governo eccellente.
6 - Poi, ecco, sette altre spighe minute, ed arse dal vento orientale, germogliavano dopo quelle.
Riflessione: Tuttavia, con il passare del tempo, l'efficacia iniziale del governo andrà progressivamente a diminuire.
7 - E le spighe minute tranghiottirono le sette spighe prospere e piene. E Faraone si risvegliò; ed ecco un sogno.
Riflessione: Anche un governo magnifico, nel corso del tempo, subirà un rovinoso declino.
8 - E, venuta la mattina, lo spirito suo fu conturbato; e mandò a chiamar tutti i magi ed i savi d'Egitto, e raccontò loro i suoi sogni; ma non vi fu alcuno che li potesse interpretare a Faraone.
Riflessione: Qualsiasi possibile soluzione, per quanto ingegnosa, non sarà in grado di sostenere in modo perpetuo un governo efficiente per il popolo nel corso del tempo.
9 - Allora il coppier maggiore parlò a Faraone, dicendo: “Io mi rammemoro oggi i miei falli”.
Riflessione: L'unica cosa che un uomo intelligente può fare è studiare i governi precedenti.
10 - “Faraone si crucciò già gravemente contro a' suoi servitori, e mise me e il panattier maggiore in prigione, in casa del capitano delle guardie”.
Riflessione: Lo scopo dello studio dei governi passati nella storia è individuare gli errori commessi dai nostri predecessori, che hanno portato al declino e alla distruzione del governo.
11 - “E sognammo egli ed io, in una stessa notte ciascuno un sogno; noi sognammo ciascuno il suo sogno, conveniente all'interpretazione che ne fu data”.
Riflessione: Studiare i vecchi governi e comprendere le vere cause del declino di un grande governo è un compito molto complesso. Le testimonianze dei fatti accaduti che sono state tramandate non sono sempre veritiere e spesso sono discordanti tra loro. Ciò rende impossibile avere una chiara visione reale degli eventi. L'unica cosa che possiamo fare è formulare ipotesi e accettare quella più plausibile.
12 - “Or quivi con noi era un giovane Ebreo, servitor del capitano delle guardie, al quale noi raccontammo i nostri sogni; ed egli ce gl'interpretò, dando l’interpretazione a ciascuno secondo il suo sogno”.
Riflessione: Per risolvere qualsiasi tipo di problema in cui non siamo in grado di trovare una soluzione efficace in modo umile, possiamo chiedere al popolo di esporre il dilemma a coloro che hanno la capacità di elaborare una soluzione realmente risolutiva.
13 - “Ed avvenne che, secondo l'interpretazione ch'egli ci avea data, Faraone mi rimise nel mio stato, e fece appiccar quell'altro”.
Riflessione: La persona in grado di risolvere il dilemma e fornire una soluzione reale è qualcuno che sa riflettere correttamente e può essere chiunque, indipendentemente dal suo titolo di studio o dal suo status sociale.
14 - Allora Faraone mandò a chiamar Giuseppe, il quale prestamente fu tratto fuor della fossa; ed egli si tondè, e si cambiò i vestimenti, e venne a Faraone.
Riflessione: Prima di applicare una soluzione al governo, questa deve essere valutata attentamente.
15 - E Faraone disse a Giuseppe: “Io ho sognato un sogno, e non vi è niuno che l'interpreti; or io ho udito dir di te, che tu intendi i sogni per interpretarli”.
Riflessione: Se la valutazione ha avuto esito positivo, la persona in questione dovrà essere convocata al governo.
16 - E Giuseppe rispose a Faraone, dicendo: “Vi è altri che me; Iddio risponderà ciò che sarà per la prosperità di Faraone”.
Riflessione: Colui che ha la soluzione e il governo dovranno studiare insieme la soluzione da ogni punto di vista.
17 - E Faraone disse a Giuseppe: “Ei mi pareva nel mio sogno, che io stava presso alla riva del fiume”.
Riflessione: A questo punto, il governo sottoporrà la questione a colui che ha la soluzione. Ad esempio, prendiamo in considerazione il seguente interrogativo: come mantenere un governo efficiente per il bene del popolo nel corso del tempo.
18 - “Ed, ecco, dal fiume salivano sette vacche grasse, e carnose, e di bella apparenza, e pasturavano nella giuncaia”.
Riflessione: I governi precedenti hanno registrato un notevole progresso su tutti i fronti.
19 - “Poi ecco, sette altre vacche salivano dietro a quelle, magre, e di bruttissima apparenza, e scarne; io non ne vidi mai di così misere in tutto il paese di Egitto”.
Riflessione: Questi governi sono stati formati da popolazioni con un livello di istruzione limitato.
20 - “E le vacche magre, e misere, mangiarono le sette prime vacche grasse”.
Riflessione: Tali popolazioni, a causa della loro scarsa istruzione, hanno contribuito al declino del governo.
21 - “E quelle entrarono loro in corpo; ma pur non se ne riconobbe nulla; conciossiachè fossero di così brutto aspetto, come prima. Ed io mi risvegliai”.
Riflessione: Le generazioni successive hanno compreso l'importanza di avere un governo e hanno migliorato il livello di istruzione, ma non sono riuscite a sostenere un governo efficiente nel tempo.
22 - “E' mi parve ancora, sognando, veder sette spighe piene e belle, che salivano da un gambo”.
Riflessione: Ogni iniziale costruzione porta l'umanità a un progresso.
23 - “Poi, ecco, sette altre spighe aride, minute, arse dal vento orientale, germogliarono dopo quelle”.
Riflessione: Successivamente, nel corso del tempo, queste stesse costruzioni decadono.
24 - “E le spighe minute tranghiottirono le sette spighe belle. Or io ho detti questi sogni a' Magi; ma non vi è stato alcuno che me gli abbia saputi dichiarare”.
Riflessione: Le costruzioni decadono fino a non essere più in grado di dare frutti. Nessuno ha la capacità di rendere eterna qualsiasi cosa, che sia la propria vita, il governo, il lavoro, ecc.
25 - Allora Giuseppe disse a Faraone: “Ciò che ha sognato Faraone è una stessa cosa. Iddio ha significato a Faraone ciò ch'egli è per fare”.
Riflessione: L'eternità non esiste. È un concetto fantastico elaborato dalla mente umana. La fine di ogni cosa è una realtà naturale e inevitabile.
26 - “Le sette vacche belle son sette anni; e le sette spighe belle sono altresì sette anni; l'uno e l'altro sogno sono una stessa cosa”.
Riflessione: Nella natura, ogni cosa dopo la sua nascita ha un periodo di crescita esponenziale.
27 - “Parimente, le sette vacche magre e brutte, che salivano dopo quelle, sono sette anni; e le sette spighe vuote, arse dal vento orientale, saranno sette anni di fame”.
Riflessione: Nella natura, dopo il periodo di crescita, si verifica un periodo di stabilizzazione che porta alla rovina.
28 - “Questo è quello che io ho detto a Faraone: Che Iddio ha mostrato a Faraone ciò ch'egli è per fare”.
Riflessione: Con questa consapevolezza sulla natura, possiamo essere prudenti.
29 - “Ecco, vengono sette anni di grande abbondanza in tutto il paese di Egitto”.
Riflessione: Inizialmente, il governo sarà in grado di portare il popolo a un grande progresso.
30 - “Poi, dopo quelli, verranno sette anni di fame; e tutta quell’abbondanza sarà dimenticata nel paese di Egitto; e la fame consumerà il paese”.
Riflessione: Dopo un periodo iniziale di significativa crescita, il governo entrerà in una fase di stabilizzazione che porterà al declino.
31 - “E quell'abbondanza non si conoscerà nel paese, per cagione di quella fame che verrà appresso; perciocchè ella sarà molto aspra”.
Riflessione: Il popolo, oppresso dalla fame e dalla miseria, si ribellerà al governo, segnando la sua fine.
32 - “E quant'è a ciò che il sogno è stato reiterato per due volte a Faraone, ciò è avvenuto, perchè la cosa è determinata da Dio; e Iddio l'eseguirà tosto”.
Riflessione: Quanto scritto in precedenza rappresenta un ciclo perpetuo.
33 - “Ora dunque provveggasi Faraone di un uomo intendente e savio, il quale egli costituisca sopra il paese di Egitto”.
Riflessione: Scegliete come capo del governo un cittadino con la migliore istruzione ed esperienza lavorativa.
34 - “Faraone faccia questo: Ordini dei commissari nel paese; e facciasi dare il quinto della rendita del paese di Egitto, ne' sette anni dell'abbondanza.
Riflessione: Avvaletevi di amministratori che riscuoteranno una tassa del 20% sul fatturato individuale di ogni cittadino.
35 - “E adunino essi tutta la vettovaglia di questi sette buoni anni che vengono, e ammassino il grano sotto la mano di Faraone, per vettovaglia nella città; e lo conservino”.
Riflessione: Tutte le tasse raccolte dovranno essere depositate presso il governo.
36 - “E quella vettovaglia sarà per provvisione del paese ne' sette anni della fame, che saranno nel paese di Egitto; ed il paese non sarà distrutto per la fame”.
Riflessione: Questa soluzione deve essere adottata per fornire un sostegno economico ai cittadini in difficoltà. (Tuttavia, non è una soluzione che garantirà un governo eterno).
37 - E la cosa piacque a Faraone ed a tutti i suoi servitori.
Riflessione: La cosa più importante è garantire il sostentamento dei cittadini in caso di necessità.
38 - E Faraone disse a' suoi servitori: “Potremmo noi trovare alcuno pari a costui, ch'è uomo in cui è lo Spirito di Dio?”
Riflessione: Mostrate sempre le vostre capacità, irradiate la vostra luce. Ma ricordatevi sempre che siete umani.
39 - E Faraone disse a Giuseppe: “Poichè Iddio ti ha manifestato tutto questo, e' non v’è alcuno intendente, nè savio, come sei tu”.
Riflessione: Coloro che vi valuteranno dovranno valutare la vostra conoscenza e il vostro buon senso.
40 - “Tu sarai sopra la mia casa, e tutto il mio popolo ti bacerà in bocca; io non sarò più grande di te, salvo che nel trono”.
Riflessione: Colui che sarà a capo del governo o di un ministero sarà un amministratore responsabile della città o di un settore, ma non sarà mai il padrone assoluto della città.
41 - Oltre a ciò, Faraone disse a Giuseppe: “Vedi, io ti costituisco sopra tutto il paese di Egitto”.
Riflessione: Chi è a capo del governo deve avere la libertà di amministrare.
42 - E Faraone si trasse il suo anello di mano, e lo mise in mano a Giuseppe, e lo fece vestire di vestimenti di bisso, e gli mise una collana d'oro al collo.
Riflessione: Il capo del governo deve sempre essere fedele al popolo, rispettare i ministri e le leggi.
43 - E lo fece salir sopra il carro della seconda persona del suo regno; e si gridava davanti a lui: “Ognuno s'inginocchi”; e ch'egli lo costituiva sopra tutto il paese di Egitto.
Riflessione: Dobbiamo mostrare rispetto per tutti coloro che saranno governatori e ministri, poiché lavoreranno per il bene del popolo.
44 - Faraone disse ancora a Giuseppe: “Io son Faraone; niuno leverà il piè, nè la mano, in tutto il paese di Egitto, senza te”.
Riflessione: I dipendenti pubblici sono obbligati a lavorare in conformità alle direttive imposte dal governo.
45 - E Faraone pose nome a Giuseppe, Safenatpaanea; e gli diede per moglie Asenat figliuola di Potifera, governatore di On. E Giuseppe andò attorno per il paese di Egitto.
Riflessione: Il governatore deve visitare i vari luoghi della città, farsi conoscere dal popolo e lavorare in stretta collaborazione con i ministri.
46 - (Or Giuseppe era d'età di trent'anni, quando egli si presentò davanti a Faraone re di Egitto). Giuseppe adunque si partì dal cospetto di Faraone, e passò per tutto il paese di Egitto.
Riflessione: Non giudicate il governatore dall'aspetto esteriore, ma valutate il suo buon senso e la sua intelligenza.
47 - E la terra produsse a menate, nei sette anni dell'abbondanza.
Riflessione: Un governo giusto e nuovo porterà il popolo a un grande progresso.
48 - E Giuseppe adunò tutta la vettovaglia di quei sette anni, che furono nel paese di Egitto, e la ripose nelle città; egli ripose in ciascuna tutta la vettovaglia del contado circonvicino.
Riflessione: Fin dall'inizio, il governo si impegnerà nell'attuazione e nella realizzazione dei progetti concepiti per il bene del popolo.
49 - Giuseppe adunque ammassò grano in grandissima quantità, come la rena del mare; tanto che si rimase di annoverarlo; perciocchè era innumerabile.
Riflessione: L'attuazione di questi progetti comporterà un'ampia creazione di posti di lavoro.
50 - Ora, avanti che venisse il primo anno della fame, nacquero a Giuseppe due figliuoli; i quali Asenat figliuola di Potifera, governatore di On, gli partorì.
Riflessione: Qui l'Autore ci rivela due fondamentali pilastri per la comunità che i governatori devono perseguire per il bene comune.
51 - E Giuseppe pose nome al primogenito Manasse; perciocchè, disse egli, “Iddio mi ha fatto dimenticare ogni affanno, e tutta la casa di mio padre”.
Riflessione: La Prevenzione.
52 - E pose nome al secondo, Efraim; perciocchè, disse egli, “Iddio mi ha fatto fruttare nel paese della mia afflizione”.
Riflessione: La Perseveranza.
53 - Poi, finiti i sette anni dell'abbondanza che fu nel paese di Egitto;
Riflessione: Questi sono i pilastri costituzionali di un governo corretto.
54 - Cominciarono a venire i sette anni della fame, siccome Giuseppe avea detto; “e vi fu fame per tutti i paesi”; ma per tutto Egitto vi era del pane.
Riflessione: La prevenzione è fondamentale per garantire la serenità. Acquisire conoscenza ci permette di prevedere ciò che potrebbe accadere in futuro. Successivamente, dobbiamo studiare soluzioni efficaci per affrontare i problemi quando si presentano.
55 - Alla fine tutto il paese di Egitto fu anch'esso affamato, ed il popolo gridò a Faraone per del pane. E Faraone disse a tutti gli Egizi: “Andate a Giuseppe, e fate ciò ch'egli vi dirà”.
Riflessione: Quando il popolo ha bisogno, chiederà esplicitamente aiuto al governo. Quest'ultimo sarà già pronto in modo preventivo ad aiutare il popolo.
56 - Ed essendo la fame per tutto il paese, Giuseppe aperse tutti i granai, e ne vendè agli Egizi. E la fame si aggravò nel paese di Egitto.
Riflessione: In caso di estrema necessità, grazie alla prevenzione, anche le situazioni di emergenza possono essere gestite in modo efficace per tutta la comunità.
57 - Da ogni paese eziandio si veniva in Egitto a Giuseppe, per comperar del grano; perciocchè la fame si era aggravata per tutta la terra.
Riflessione: Non esiste un luogo che possa sfuggire a questo ciclo naturale. Pertanto, è fondamentale che l'intera umanità sia unita come una sola comunità.