Genesi 38
Amministrazione giudiziaria
Amministrazione giudiziaria
1 - OR avvenne in quel tempo, che Giuda discese d'appresso ai suoi fratelli, e si ridusse ad albergare in casa di un uomo Adullamita, il cui nome era Hira.
Riflessione: Il tribunale deve rimanere completamente separato dal governo.
2 - E Giuda vide quivi una figliuola di un uomo Cananeo, il nome del quale era Sua; ed egli la prese per moglie, ed entrò da lei.
Riflessione: Al vertice dell'Amministrazione Giudiziaria ci sarà sempre una triangolazione: presidente, legge e giudici.
3 - Ed ella concepì, e partorì un figliuolo, al quale Giuda pose nome Er.
Riflessione:
4 - Poi ella concepì ancora, e partorì un figliuolo, e gli pose nome Onan.
Riflessione:
5 - Ed ella partorì ancora un figliuolo, e gli pose nome Sela: or Giuda era in Chezib, quando ella lo partorì.
Riflessione:
6 - E Giuda prese una moglie ad Er suo primogenito, il cui nome era Tamar.
Riflessione:
7 - Ma Er, primogenito di Giuda, dispiacque al Signore, e il Signore lo fece morire.
Riflessione: Al di sotto della vertice triangolare non può esserci una sotto-gerarchia. I giudici devono essere tutti allo stesso livello di istruzione.
8 - E Giuda disse ad Onan: “Entra dalla moglie del tuo fratello, e sposala per ragion di consanguinità, e suscita progenie al tuo fratello”.
Riflessione:
9 - Ma Onan, sapendo che quella progenie non sarebbe sua, quando entrava dalla moglie del suo fratello, si corrompeva in terra, per non dar progenie al suo fratello.
Riflessione:
10 - E ciò ch'egli faceva dispiacque al Signore; ed egli fece morire ancora lui.
Riflessione: Ogni giudice deve avere un potere decisionale autonomo. Ogni sentenza inizializzata da un giudice deve essere conclusa dalla stessa persona.
11 - E Giuda disse a Tamar, sua nuora: Stattene vedova in casa di tuo padre, finchè Sela mio figliuolo sia divenuto grande; perciocchè egli diceva: “E' si convien provvedere che costui ancora non muoia, come i suoi fratelli”. Tamar adunque se ne andò, e dimorò in casa di suo padre.
Riflessione: È necessario che il Sistema Giudiziario sia autonomo da ogni altro Ministero, così da evitare eventuali corruzioni e tempi di processo troppo estesi.
12 - E, dopo molti giorni, morì la figliuola di Sua, moglie di Giuda; e, dopo che Giuda si fu consolato, salì in Timna, con Hira Adullamita suo famigliare amico, a' tonditori delle sue pecore.
Riflessione:
13 - Ed e' fu rapportato a Tamar, e detto: “Ecco, il tuo suocero sale in Timna, per tonder le sue pecore”.
Riflessione: Procedimento processuale.
14 - Allora ella si levò d'addosso gli abiti suoi vedovili, e si coperse di un velo, e se ne turò il viso, e si pose a sedere in una forca di via, ch'è in sulla strada traendo verso Timna; perciocchè vedeva che Sela era divenuto grande, e pure ella non gli era data per moglie.
Riflessione: Il giudice deve ascoltare e valutare le prove presentate dall'accusa e dalla difesa, verificandone la veridicità.
15 - E Giuda la vide, e stimò lei essere una meretrice; conciossiachè ella avesse coperto il viso.
Riflessione: Non bisogna giudicare nulla e nessuno in maniera superficiale.
16 - E, stornatosi verso lei in su la via, le disse: “Deh! permetti che io entri da te; (perciocchè egli non sapeva ch'ella fosse sua nuora). Ed ella gli disse: “Che mi darai, perchè tu entri da me?”
Riflessione: Durante il processo possono avvenire delle negoziazioni al fine di far emergere la veridicità dei fatti.
17 - Ed egli le disse: “Io ti manderò un capretto della greggia”. Ed ella disse: “Mi darai tu un pegno, finchè tu me lo abbi mandato?”
Riflessione: Le negoziazioni che possono avvenire tra il giudice, l'accusa e la difesa sono molto limitate (ad esempio: il giudice può al massimo ridurre lievemente una pena detentiva in cambio di una confessione).
18 - Ed egli disse: “Qual pegno ti darò io?” Ed ella disse: “Il tuo suggello, e la tua benda, ed il tuo bastone che tu hai in mano”. Ed egli le diede quelle cose, ed entrò da lei, ed ella concepì di lui.
Riflessione: Il giudice deve mantenere un atteggiamento obiettivo e imparziale nei confronti dell'accusato/degli accusati.
19 - Poi si levò e se ne andò, e si levò d'addosso il suo velo, e si rivestì i suoi abiti vedovili.
Riflessione: Una volta che il giudice avrà preso piena conoscenza di tutta la vicenda, si ritirerà per riflettere attentamente e redigere la sentenza.
20 - E Giuda mandò il capretto per le mani di quello Adullamita suo famigliare amico, per ritrarre il pegno da quella donna; ma egli non la trovò.
Riflessione: Il giudice sarà affiancato da un gruppo di consulenti, esperti in materia legale.
21 - E ne domandò gli uomini del luogo dove era stata, dicendo: “Dove è quella meretrice ch'era in questa forca di via in su la strada?” Ed essi risposero: Qui non è stata alcuna meretrice.
Riflessione: Il gruppo di consulenti analizzerà anche loro la vicenda discussa durante il processo avanti al giudice.
22 - Ed egli se ne ritornò a Giuda, e gli disse: “Io non ho trovata colei; ed anche gli uomini di quel luogo mi hanno detto: Qui non è stata alcuna meretrice”.
Riflessione: Anche i consulenti esprimeranno una loro conclusione sul processo, che sarà presentata al giudice prima della stesura della sentenza.
23 - E Giuda disse: “Tengasi pure il pegno, chè talora noi non siamo in isprezzo; ecco, io le ho mandato questo capretto; ma tu non l'hai trovata”.
Riflessione: La conclusione espressa dai consulenti sarà utile al giudice nel prendere la decisione definitiva.
24 - Or intorno a tre mesi appresso, fu rapportato e detto a Giuda: Tamar tua nuora ha fornicato, ed anche, ecco, è gravida di fornicazione”. E Giuda disse: “Menatela fuori, e sia arsa”.
Riflessione: Il giudice sarà l'unico responsabile diretto della sentenza emessa al termine del processo, e nel caso in cui non abbia agito correttamente, utilizzando la conoscenza, l'etica e la legge, il giudice stesso dovrà affrontare un processo.
25 - Come era menata fuori, mandò a dire al suo suocero: “Io son gravida di colui al quale appartengono queste cose”. Gli mandò ancora a dire: “Riconosci ora di cui è questo suggello, e queste bende, e questo bastone”.
Riflessione: Il giudice incaricato di giudicare il giudice imputato dovrà analizzare il processo precedente in tutte le sue fasi. Dovrà valutare se il procedimento sia stato condotto correttamente. Per denunciare un giudice, sono necessarie prove sostanziali o un forte sospetto che la sua sentenza non sia stata corretta.
26 - E Giuda riconobbe quelle cose, e disse: “Ella è più giusta di me; conciossiachè ella abbia fatto questo, perciocchè io non l'ho data per moglie a Sela mio figliuolo. Ed egli non la conobbe più da indi innanzi.
Riflessione: È importante che il giudice sia corretto. Egli è l'unico con il potere decisionale nella fase della sentenza, deve essere una persona obiettiva e corretta nell'applicazione della legge a chiunque debba essere giudicato, anche se si tratta di un altro giudice.
27 - Or avvenne che al tempo ch'ella dovea partorire, ecco, avea due gemelli in corpo.
Riflessione: Una sentenza ingiusta può essere riesaminata due volte.
28 - E, mentre partoriva, l'uno porse la mano; e la levatrice lo prese, e vi legò dello scarlatto sopra, dicendo: Costui è uscito il primo.
Riflessione: Il primo processo sarà quello principale precedentemente descritto, tra l'accusa e la difesa.
29 - Ma avvenne ch'egli ritrasse la mano; ed, ecco, il suo fratello uscì fuori; e la levatrice disse: “Qual rottura hai tu fatta? la rottura sia sopra te; e gli fu posto nome Fares”.
Riflessione: Nel caso in cui il processo principale sia stato condotto in modo scorretto, sarà processato il giudice che ha presieduto al processo.
30 - Poi uscì il suo fratello che avea lo scarlatto sopra la mano; e gli fu posto nome Zara.
Riflessione: Sarà necessario ripetere il processo principale tra l'accusa e la difesa, in modo da garantire un processo corretto.