Genesi 21
La società civile
La società civile
1 - E IL Signore visitò Sara, come avea detto. E il Signore fece a Sara come ne avea parlato.
Riflessione: Nel corso del tempo, alcune azioni si ripetono di generazione in generazione e diventano prevedibili, mostrando la natura ciclica della vita umana.
2 - Ella adunque concepì, e partorì un figliuolo ad Abrahamo, nella vecchiezza di esso, al termine che Iddio gli aveva detto.
Riflessione: Alla fine di un processo di pensiero e ragionamento accurato, giungeremo a una conclusione corretta o a un risultato adeguato.
3 - Ed Abrahamo pose nome Isacco al suo figliuolo che gli era nato, il quale Sara gli avea partorito.
Riflessione: Il risultato di un processo di elaborazione può prendere forma sotto forma di un documento o di un'opera che possiamo intitolare in base all'argomento trattato.
4 - Ed Abrahamo circoncise Isacco suo figliuolo, nell'età di otto giorni, come Iddio gli avea comandato.
Riflessione: Ogni documento o opera dovrebbe trattare un argomento specifico e avere una chiara focalizzazione.
5 - Or Abrahamo era d'età di cent'anni, quando Isacco suo figliuolo gli nacque.
Riflessione: L'elaborazione di un documento accurato richiederà tempo, dedizione e riflessione approfondita.
6 - E Sara disse: “Iddio mi ha fatto di che ridere; chiunque l'intenderà riderà meco”.
Riflessione: È importante evitare la presunzione, l'impazienza o la superficialità nel processo di elaborazione, poiché ciò potrebbe compromettere la qualità del risultato finale.
7 - Disse ancora: “Chi avrebbe detto ad Abrahamo che Sara allatterebbe figliuoli? conciossiachè io gli abbia partorito un figliuolo nella sua vecchiezza”.
Riflessione: Chiunque, indipendentemente da chi sia o quale sia la sua posizione, ha il potenziale per concepire qualcosa di significativo per l'umanità, sia esso un'idea, un'invenzione o una scoperta.
8 - Poi, essendo il fanciullo cresciuto, fu spoppato; e, nel giorno che Isacco fu spoppato, Abrahamo fece un gran convito.
Riflessione: Ogni concetto o insegnamento estratto correttamente dal Pentateuco contribuirà ad arricchire la nostra conoscenza e ad ampliare la nostra comprensione del mondo e della vita.
9 - E Sara vide che il figliuolo di Agar Egizia, il quale ella avea partorito ad Abrahamo, si faceva beffe.
Riflessione: È possibile che alcuni concetti siano contrastanti tra loro, portando a diverse interpretazioni o punti di vista.
10 - Onde ella disse ad Abrahamo: “Caccia via questa serva e il suo figliuolo; perciocchè il figliuol di questa serva non ha da essere erede col mio figliuolo Isacco”.
Riflessione: Quando ci troviamo di fronte a concetti contrastanti o incomprensibili che deduciamo noi stessi, è importante essere disposti a lasciarli andare e liberarci da essi.
11 - E ciò dispiacque grandemente ad Abrahamo, per amor del suo figliuolo.
Riflessione: Dobbiamo anche evitare di aggrapparci a concetti fantasiosi che potrebbero distorcere la nostra comprensione e interpretazione della realtà.
12 - Ma Iddio gli disse: “Non aver dispiacere per lo fanciullo, nè per la tua serva; acconsenti a Sara in tutto quello ch'ella ti dirà; perciocchè in Isacco ti sarà nominata progenie”.
Riflessione: È fondamentale seguire correttamente ciò che il Pentateuco ci richiede di fare, poiché il risultato finale sarà veramente corretto.
13 - “Ma pure io farò che anche il figliuolo di questa serva diventerà una nazione; perciocchè egli è tua progenie”.
Riflessione: I concetti che abbiamo deciso di allontanare non devono essere eliminati, ma potremmo affrontarli in un secondo momento quando saremo pronti e avremo affrontato altre priorità.
14 - Abrahamo adunque, levatosi la mattina a buon'ora, prese del pane, ed un bariletto d'acqua, e diede ciò ad Agar, mettendoglielo in ispalla; le diede ancora il fanciullo, e la mandò via. Ed ella si partì, e andò errando per lo deserto di Beerseba.
Riflessione: Dobbiamo mettere da parte gli argomenti non prioritari e accantonarli temporaneamente.
15 - Ed essendo l'acqua del bariletto venuta meno, ella gittò il fanciullo sotto un arboscello.
Riflessione: Gli argomenti non prioritari sono quelli che non siamo in grado di elaborare correttamente o che richiedono ulteriori approfondimenti in un secondo momento.
16 - Ed ella se ne andò, e si pose a sedere dirimpetto, di lungi intorno ad una tratta d'arco; perciocchè ella diceva: “Ch'io non vegga morire il fanciullo; e, sedendo così dirimpetto, alzò la voce e pianse”.
Riflessione: Potremmo essere affezionati a un documento che abbiamo creato, ma dobbiamo essere disposti a metterlo da parte se necessario.
17 - E Iddio udì la voce del fanciullo, e l'Angelo di Dio chiamò Agar dal cielo, e le disse: “Che hai, Agar? non temere; perciocchè Iddio ha udita la voce del fanciullo, là dove egli è”.
Riflessione: Non dobbiamo preoccuparci eccessivamente della nostra memoria, poiché nel Pentateuco tutta la conoscenza del creato è intrinseca in ogni testo, e possiamo attingere ad essa quando ne abbiamo bisogno.
18 - “Levati, togli il fanciullo, e fortificati ad averne cura; perciocchè io lo farò divenire una gran nazione”.
Riflessione: L'argomento che abbiamo accantonato potrebbe a sua volta diventare un documento concreto e significativo in futuro, una volta che avremo dedicato il tempo e l'attenzione necessari per elaborarlo correttamente.
19 - E Iddio le aperse gli occhi, ed ella vide un pozzo d'acqua, ed andò, ed empiè il bariletto d'acqua, e diè bere al fanciullo.
Riflessione: Con il proseguire dello studio e dell'apprendimento, potremo notare che molte cose diventeranno più chiare, compresi gli argomenti che inizialmente sembravano contrastanti o difficili da comprendere logicamente.
20 - E Iddio fu con quel fanciullo, ed egli divenne grande, e dimorò nel deserto, e fu tirator d'arco.
Riflessione: È opportuno mettere da parte ciò che non riusciamo a comprendere correttamente e riprenderlo in un secondo momento, quando saremo pronti a elaborarlo in modo più approfondito.
21 - Ed egli dimorò nel deserto di Paran; e sua madre gli prese una moglie del paese di Egitto.
Riflessione: Quando riprenderemo l'argomento precedentemente accantonato, è importante applicare la stessa tecnica di studio illuminante che abbiamo utilizzato in precedenza.
22 - Or avvenne in quel tempo che Abimelecco con Picol, capo del suo esercito, parlò ad Abrahamo, dicendo: “Iddio è teco in tutto ciò che tu fai”.
Riflessione: Tutto ciò che facciamo è già stato fatto da persone simili a noi in passato. La nostra capacità sta nel comprenderlo, migliorarlo e poi trasmetterlo ad altri.
23 - “Ora dunque giurami qui per lo Nome di Dio, se tu menti a me, od al mio figliuolo, od al mio nipote; che tu userai la medesima benignità inverso me, ed inverso il paese dove tu sei dimorato come forestiere, la quale io ho usata inverso te”.
Riflessione: Abbiamo un dovere morale nei confronti di noi stessi, della nostra famiglia e delle persone che ci circondano, quello di progredire e migliorare in modo positivo.
24 - Ed Abrahamo disse: “Sì, io il giurerò”.
Riflessione: È nostro obbligo morale agire in modo responsabile e consapevole delle nostre azioni.
25 - Ma Abrahamo si querelò ad Abimelecco, per cagione di un pozzo d'acqua, che i servitori di Abimelecco aveano occupato per forza.
Riflessione: La proprietà è vista come un furto, poiché non siamo proprietari assoluti di nulla, ma siamo custodi temporanei di ciò che ci è stato affidato.
26 - Ed Abimelecco disse: “Io non so chi abbia fatto questo; nè anche tu me l'hai fatto assapere, ed io non ne ho inteso nulla, se non oggi”.
Riflessione: Dobbiamo sempre essere pronti a giustificare le nostre azioni, qualora venissimo accusati di qualcosa. Non dovremmo cercare scuse banali come "non ho visto" o "non ho sentito", ma assumere la responsabilità delle nostre azioni. Chi governa una comunità ha la responsabilità di agire nell'interesse del popolo che lo ha eletto.
27 - Ed Abrahamo prese pecore e buoi, e li diede ad Abimelecco, e fecero amendue lega insieme.
Riflessione: Aiutare il prossimo è un modo efficace per combattere il vero nemico, che è l'ignoranza. Attraverso l'aiuto reciproco, possiamo contribuire a diffondere la conoscenza e favorire il progresso.
28 - Poi Abrahamo mise da parte sette agnelle della greggia.
Riflessione: Sette giorni compongono la settimana.
29 - Ed Abimelecco disse ad Abrahamo: “Che voglion dire qui queste sette agnelle che tu hai poste da parte?”
Riflessione: Sette giorni su sette.
30 - Ed egli disse: “Che tu prenderai queste sette agnelle dalla mia mano; acciocchè questo sia per testimonianza che io ho cavato questo pozzo”.
Riflessione: L'obbligo morale e sociale di impegnarci e fare la nostra parte vale per ogni giorno della nostra vita. È una responsabilità che non ha interruzioni.
31 - Perciò egli chiamò quel luogo Beerseba; perchè amendue vi giurarono.
Riflessione: Noi, come predecessori, abbiamo stretto una promessa, un impegno che ci lega a un compito comune.
32 - Fecero adunque lega insieme in Beerseba. Poi Abimelecco con Picol, capo del suo esercito, si levò, ed essi se ne ritornarono nel paese de' Filistei.
Riflessione: Quando riusciamo a trarre miglioramenti o apprendimenti, possiamo conservare ciò che abbiamo imparato, come un tesoro prezioso, e applicarlo nel nostro percorso.
33 - Ed Abrahamo piantò un bosco in Beerseba, e quivi invocò il Nome del Signore Iddio eterno.
Riflessione: La nostra missione quotidiana dovrebbe essere quella di ricevere l'eredità del passato, migliorarla e trasmetterla alle future generazioni. Questo è un impegno eterno e naturale, e il nome di Iddio è rappresentato da questa perpetua evoluzione.
34 - Ed Abrahamo dimorò come forestiere nel paese de' Filistei molti giorni.
Riflessione: Dobbiamo essere custodi di tutto ciò che ci è stato affidato, ma non dobbiamo mai considerarci proprietari assoluti.